L'Italia registra un'emergenza abitativa crescente: nel 2024 le richieste di esecuzione di sfratti approvate hanno raggiunto quota 81.000, segnando un incremento del 9,8% rispetto all'anno precedente. Il Ministero dell'Interno ha certificato l'emissione di 40.158 provvedimenti di sfratto, con circa 30.000 casi - il 75% del totale - dovuti a morosità. Il danno economico diretto si attesta tra 650 milioni e 1,2 miliardi di euro, esclusi i costi indiretti legati alla gestione giudiziaria e al deprezzamento immobiliare.
La concentrazione geografica evidenzia problemi strutturali: il 47% degli sfratti si concentra nei capoluoghi di provincia, con la Lombardia in testa a 4.802 casi (+41,6%), seguita da Piemonte, Lazio, Emilia Romagna e Veneto.
Nelle grandi città, occupanti illegali occupano almeno 50.000 unità abitative, di cui 30.000 di edilizia pubblica. Le stime parlano di danni economici di centinaia di milioni di euro annui.
La proposta di Fratelli d'Italia
Il senatore Paolo Marcheschi ha presentato un disegno di legge che prevede l'avvio della procedura di sfratto dopo due mesi consecutivi di morosità. L'iniziativa introduce un'Autorità per l'esecuzione degli sfratti, collegata al Ministero della Giustizia, che emetterebbe il provvedimento entro sette giorni dalla richiesta. L'esecuzione avverrebbe entro 30 giorni, con possibili proroghe di 90 giorni. Marcheschi ha spiegato all'ANSA: «Così si incentivano affitti lunghi».
Le critiche dei sindacati inquilini
La segretaria nazionale dell'Unione Inquilini, Silvia Paoluzzi, in un comunicato «denuncia con forza l'ennesimo attacco ai diritti delle persone in precarietà abitativa», avvertendo che la proposta rischia di «aggravare una crisi sociale già drammatica». L'organizzazione sottolinea come in Italia oltre 1.049.000 famiglie vivano in povertà assoluta e in affitto, rappresentando la metà delle famiglie povere del Paese. Paoluzzi critica duramente: «Governo sceglie repressione e non edilizia pubblica». Citando il Relatore ONU per il diritto all'alloggio adeguato, ricorda che «sfrattare senza offrire un'alternativa è un atto criminale».
Il sostegno dei proprietari
Il presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa, in una dichiarazione appoggia la proposta: «Da tempo andiamo ripetendo che occorre dare maggiori garanzie ai proprietari in fase di sfratto [...]». Secondo l'associazione dei proprietari, procedure più veloci significherebbero più case disponibili e canoni più bassi: «[...] sfratti con tempi certi e rapidi vogliono dire più case in affitto e, di conseguenza, canoni di locazione più bassi, specie se si aggiungono adeguati incentivi fiscali per i proprietari», ha dichiarato Spaziani Testa.
Nota: Questo articolo è stato creato con l'Intelligenza Artificiale (IA).











