Il professor Alberto Zangrillo è stato nominato Chief Clinical Officer dell'ospedale San Raffaele di Milano per gestire un'emergenza infermieristica che ha mandato in tilt il terzo piano del padiglione Iceberg durante il weekend di Sant'Ambrogio. La decisione del nuovo amministratore delegato Marco Centenari arriva dopo le dimissioni del precedente CEO Francesco Galli, la cui scelta di esternalizzare i servizi infermieristici a una cooperativa esterna ha scatenato la crisi.
Zangrillo, primario di Anestesia e Rianimazione con quarant'anni di esperienza al San Raffaele ed ex medico di riferimento di Silvio Berlusconi, ha dichiarato al Tg3 Lombardia: «A chiedere scusa non si sbaglia mai, anzi, ne approfitto quindi per chiedere scusa se abbiamo arrecato del danno che non avremmo voluto arrecare».
Il professore ha spiegato: «Quella è stata un'emergenza che non è stata affrontata come una situazione di emergenza. Stiamo parlando di un reparto ad alta intensità e sovraccarico di malati». Ha aggiunto: «È stato un evento molto spiacevole, che fortunatamente non è esitato in qualcosa di molto grave e ci tengo a dire che c'è stata una risposta veloce e repentina per riacquistare immediatamente l'equilibrio gestionale».
La crisi è scoppiata quando gli operatori della cooperativa esterna Auxilium Care Scarl, ingaggiata per i servizi infermieristici del padiglione Iceberg - che ospita reparti di medicina ad alta intensità e cure intensive - si sono rivelati privi delle competenze necessarie. I medici e i primari hanno immediatamente allertato la direzione.
Il cambio ai vertici
Il consiglio d'amministrazione del Gruppo San Donato, che gestisce l'ospedale, ha convocato una riunione d'urgenza e ha votato all'unanimità per revocare il mandato di Francesco Galli. Marco Centenari lo ha sostituito come amministratore delegato e amministratore unico, scegliendo poi Zangrillo per il nuovo ruolo.
In una nota, Centenari ha sottolineato che l'esperienza e la leadership di Zangrillo saranno «al servizio dell'eccellenza clinica della nostra istituzione». Il professore «supporterà i vertici e l'organizzazione aziendale per ottimizzare il coordinamento clinico e strategico delle aree cliniche», si legge nell'email inviata ai dipendenti del San Raffaele.
Indagini in corso
I Carabinieri del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità hanno avviato martedì le verifiche, esaminando documenti e cartelle cliniche per ricostruire gli eventi. Anche l'Agenzia di tutela della salute della città metropolitana di Milano ha aperto un'inchiesta su richiesta della Regione Lombardia. I risultati sono attesi entro una decina di giorni.
Zangrillo ha commentato le indagini al Tg3 Lombardia: «Credo che sia doveroso, se questo accadrà non abbiamo nulla da temere». Il professore ha anche espresso la sua preferenza per gli «infermieri, che ho formato e che mi conoscono», rispetto alle cooperative esterne.
L'assessore al Welfare della Lombardia Guido Bertolaso ha dichiarato: «Per quel che ci riguarda, al massimo potrebbero arrivare sanzioni di natura pecuniaria o per quello che riguarda il rapporto contrattuale, ma per noi il San Raffaele continua a essere un punto di riferimento, una colonna della sanità italiana, riconosciuta anche a livello internazionale».
I segnali precedenti
La Rappresentanza sindacale unitaria dell'ospedale aveva già inviato una lettera-denuncia il 15 settembre al ministro della Salute Orazio Schillaci, al presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana e allo stesso Bertolaso, segnalando «gravi risvolti sulla continuità assistenziale e sulla sicurezza generale dell'ospedale».
Anche Bertolaso ha ammesso di aver segnalato in precedenza alla proprietà «situazioni che non ci convincevano per niente come i punti prelievo e gli ambulatori della mattina. Adesso si è cambiata strada, ci sono nuovi vertici».
Sabrina Negri, segretaria della Fp Cgil Lombardia, ha sottolineato: «Il caso dell'Irccs San Raffaele di Milano, ospedale privato accreditato, non è un episodio isolato. Riteniamo indispensabile che l'esternalizzazione delle attività core venga vietata anche nel settore privato accreditato, così come già stabilito per il sistema sanitario pubblico».
Centenari ha assicurato in una nota che «l'attività assistenziale del San Raffaele si è svolta e continua a svolgersi regolarmente, in condizioni di pieno ordine, controllo e sicurezza». L'amministratore ha aggiunto di essersi «immediatamente attivato affinché venissero adottate tutte le ulteriori misure utili a rafforzare i presidi organizzativi e di controllo».
Nota: Questo articolo è stato creato con l'Intelligenza Artificiale (IA).








