Giorgia Meloni (FdI) attacca duramente Maurizio Landini dopo che il segretario generale della Cgil l'ha definita «cortigiana di Trump» durante la trasmissione diMartedì su La7. La presidente del Consiglio risponde sui social con un post su X, accusando la sinistra di usare linguaggio sessista.
«Il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, evidentemente obnubilato da un rancore montante, mi definisce in televisione una 'cortigiana'», scrive Meloni. La premier pubblica anche la definizione della parola trovata su internet per chiarire il significato del termine utilizzato dal sindacalista.
«Ed ecco a voi un'altra splendida diapositiva della sinistra: quella che per decenni ci ha fatto la morale sul rispetto delle donne, ma che poi, per criticare una donna, in mancanza di argomenti, le dà della prostituta», prosegue l'attacco della presidente del Consiglio.
La polemica in diretta tv
Durante la trasmissione, il conduttore Giovanni Floris aveva immediatamente fatto notare che il termine utilizzato da Landini era «in qualche modo sessista», come riportano Il Messaggero e Fanpage. Il leader della Cgil aveva poi tentato di chiarire le sue intenzioni precisando di voler dire «stare alla corte di Trump, essere la portaborse di Trump».
La controversia è nata nel contesto delle discussioni sulle proteste per Gaza e il ruolo dell'Italia nella diplomazia del Medio Oriente, secondo Fanpage. Il confronto si inserisce in un clima di crescenti tensioni tra il governo e i sindacati su varie questioni politiche.
Le reazioni politiche
Maurizio Lupi di Noi Moderati è intervenuto in difesa di Meloni, chiedendo una condanna delle parole di Landini e chiamando in causa specificamente Elly Schlein, come riporta Fanpage. Il dibattito si allarga così anche al rapporto tra le forze politiche sulla gestione del linguaggio nel confronto pubblico.
Meloni ha caratterizzato l'episodio come parte di un pattern più ampio della sinistra che, secondo La Repubblica, non avrebbe argomenti validi contro le donne politiche. Lo scontro evidenzia le tensioni crescenti nel panorama politico italiano su temi di genere e linguaggio pubblico.
Fonti utilizzate: "AGI", "La Repubblica", "Il Messaggero", "Fanpage"
Nota: Questo articolo è stato modificato con l'aiuto dell'Intelligenza Artificiale.